In queste ultime settimane sono successe una serie di cose che non ci hanno lasciato indifferenti. Solo per citarne alcune: la morte di Marco Simoncelli e l'alluvione nello Spezzino e in Lunigiana. Senza contare la grave situazione economica a livello mondiale, in cui c'è veramente ben poco da stare allegri.
Nel mio mondo virtuale personale non c'è stato spazio per queste notizie, ed è stata una scelta consapevole e ponderata. Penso che ci sia già abbastanza da preoccuparsi nella vita reale, e che quindi sia giusto che questo blog venga dedicato a delle cose più allegre, leggere, che possano distrarre me e chi mi legge per qualche minuto dai nostri piccoli e grandi problemi quotidiani. Non significa essere indiffenti, frivoli o poco attenti a quello che ci circonda; mi ritengo molto consapevole delle brutture del nostro mondo e proprio per piacere personale, ci tengo e mi piace informarmi. Leggo molto, e quotidianamente guardo tre telegiorni e butto sempre un occhio ad un paio di quotidiani. Però qui vorrei essere un pò spensierata, prendermi una pausa da ciò che ci assilla, spegnere il cervello per qualche minuto prima di rimettermi sui libri. Ecco perchè non parlo di alcune cose. Che poi non sono mai per le generalizzazioni; magari domani mattina leggo una notizia sul giornale che mi colpisce e decido comunque di scrivere qui due righe. Massima e assoluta libertà. Ci tenevo a precisare il perchè del mio silenzio su alcuni temi, perchè non vorrei che si avesse un'idea sbagliata di me. Tutto qui.
Chiusa la pagina seria, questa mattina trovo una mail che mi riempie di gioia: finalmente esce il sequel del libro "Mare di papaveri" di Amitav Ghosh. Una storia intensa, ricca di particolari e di pathos, sulla nascita dell'India moderna. Il tutto condito dagli elementi classici del romanzo. L'autore presenta il nuovo libro, che si intitolerà "Il fiume dell'oppio" a Roma il 9 novembre. Mi piacerebbe proprio poter andarci, ma purtroppo dovrò disertare perchè il piatto piange! Arriverà mai il momento in cui potrò avere due soldi miei da poter gestire e "investire" nelle cose che mi piacciono? Lasciando ai posteri l'ardua sentenza, è meglio che me ne torno nel Wonderland, continuando a postulare tesi su un libro meraviglioso e pieno di misteri. Magari un giorno farò un post su Lewis Carroll, perchè nel preparare la tesi, sto scoprendo delle cose veramente interessanti!
Infine un'altra idea per il possibile Tim Burton Party, che sta prendendo decisamente piede per una possibile festa di Carnevale :P
e perchè mai dovremmo pensare questo di te!? ma figuriamoci!
RispondiEliminaio penso questo: il blog è come una casa e uno lo arreda come vuole! e se a qualcuno non sta bene che se ne vada!
e guarda che in 4 anni di blog ne son capitati di moleti che stnano lì a sindacare su cosa dici e non dici!
Ti assicuro che non ho mai pensato a te come a una persona frivola. E poi io che scrivo male di Belen e di tutta la carovana del trash, cosa posso dire? Di sicuro condivido il fatto che il blog è anche svago e distrazione. I problemi, almeno qui, lasciamoli fuori e prendiamoci una pausa..
RispondiEliminaNemmeno io ho mai pensato che tu sia frivola o indifferente. Un blog è fatto proprio per riuscire ad essere se stessi fuori dalla convenzione di apparire costantemente impegnati (nel sociale, in politica ecc) o costantemente commossi, anche quando invece si avrebbe voglia di ridarella e superficialità per smorzare la vita vera. Che può anche non essere catastrofica, può anche non portare alla morte, ma non significa che non sia difficile da vivere nel suo piccolo.
RispondiEliminaPurtroppo il web è sin troppo pieno di frasi fatte, ma io penso che si dovrebbe scrivere di certi argomenti sul proprio blog solo quando davvero si sente di voler dire qualcosa. Anche qualcosa come hai detto tu oggi.
nemmeno io ho scritto niente perchè in tanti l'hanno fatto e a volte mi sembra il caso di stare in disparte, non è questione di frivolezza io credo
RispondiEliminaIsabel, è giusto che nel blog non si parli sempre e solo delle cose negative che assillano quotidianamente la nostra vita reale. Anche per me è lo stesso. Sono rimasta sconvolta dalla morte di Simoncelli e da quella di Jobs. Mi arrabbio al solo pensiero che la credibilità dell'Italia è andata a farsi strabenedire e ancor di più per il fatto che la nostra economia ci sta affogando, ma è giusto distrarsi...
RispondiElimina(Scusa per lo sfogo XD)
Una curiosità... Stai facendo la tesi su Lewis Carroll, cosa studi??
Un abbraccio!! ^^
cara Isabel
RispondiEliminaanche io resto sconvolta dai notiziari che riportano solo grandi tragedie e non prospettano niente di buono per il futuro... ovvio che nessuno può restarne indifferente. ho gradito la tua precisazione... tranquilla che nessuna fraintende il tuo modo di essere... tutti cerchiamo un rifugio nei blog dalla bruttura del presente che vorremmo migliore... ma ... purtroppo va così...
mi dispiace non aver letto nessun libro di quella scrittrice...
per l'idea carnevalesca, vedo che continui ad essere piena di spunti ... ;-)